Domande Frequenti

Domande o dubbi? Leggi la sezione delle FAQ.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.

Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Vediamo prima cosa significa “finte”.
È molto difficile che una donna nasca con un seno davvero molto sproporzionato per la sua fisicità, perché le causerebbe gravi problemi alla schiena.
Certo, può capitare, ma è una situazione poco frequente.

Quindi, quando ti capita di notare un seno molto sproporzionato rispetto al resto del corpo, sei portata a pensare che non sia naturale, che sia rifatto.
Hai davanti agli occhi questo caso ogni giorno, in televisione, sui social media…
donne bellissime che però hanno un seno davvero molto grande, che poco si
addice alle loro forme.

Questa è una delle “spie” che denunciano un risultato finto.
La seconda è una questione di protesi e di forma del seno, dell’aspetto che avrà a prescindere delle dimensioni.
Anche in questo caso, ci ritroviamo spesso di fronte a seni che già dall’apparenza tradiscono la loro origine ben poco naturale.

Per me la “naturalezza” di un seno rifatto è inversamente proporzionale a quanto si vedono le protesi. Più si notano più si capirà che si cela un lavoro
chirurgico dietro quell’aspetto.

Per questo utilizzo protesi morbide e con un’elevata elasticità del gel di silicone, che tendono a simulare meglio i cambiamenti dinamici del seno.
Tutto questo per evitare un seno visibilmente finto, duro, tondo… che si capisce lontano chilometri che non è vero.

Da mezz’ora a un’ora, non di più e viene eseguito in ambulatorio.

Dipende dalla situazione di partenza. Una donna con un viso molto segnato, rughe profonde, avrà bisogno di un’attenta valutazione iniziale per capire se è adatta al trattamento oppure se i risultati sarebbero troppo blandi.

Di fronte invece ad un invecchiamento moderato l’effetto di Endolift è bellissimo e naturale.

Una è sufficiente, a meno che non si vogliano abbinare altri trattamenti estetici (filler, botox), cosa che non causa alcun effetto collaterale.

No! In genere non provoca nessun dolore né fastidio. In caso di pazienti particolarmente sensibili è però possibile fare una leggerissima anestesia locale.

L’effetto è immediato. Vedrai subito i risultati che abbiamo pianificato e miglioreranno settimana dopo settimana.

I risultati durano in media più di un anno.

Probabilmente per me sarebbe più facile e “comodo” darti subito una risposta.

La verità è che per poter davvero offrire un risultato su misura, bisogna pianificare un percorso su misura.

Prova a pensarci.

Il tuo viso è unico, porta i “segni” delle emozioni e delle esperienze che hai vissuto, racconta una storia, la tua.

Voler migliorare il proprio aspetto, rinfrescare il viso, renderlo più luminoso, disteso… è un obiettivo molto bello, finché rispetta la tua identità.

Per questo ti dico che il filler è un trattamento che spesso viene utilizzato in sinergia con altri prodotti, per distendere o riempire rughe (che siano statiche o di espressione), per lavorare in modo preciso sul volto nel suo insieme.

Sei d’accordo con me che una singola ruga raramente cambia il viso?

Quello che serve è una valutazione del tuo viso, delle tue espressioni, per pianificare un trattamento che sarà diverso dagli altri, che richiede un approccio specifico.

Il nostro obiettivo sarà il risultato finale… il mezzo che useremo deve essere deciso di conseguenza, non prima ancora di partire.

No, puoi smettere in qualsiasi momento.

L’importante è che vengano utilizzati prodotti certificati e di qualità, abbinati alla giusta tecnica di esecuzione.

In questo modo, una volta sciolto il filler, non rimarrà alcun segno e le labbra torneranno quelle di prima.

Premettendo che sarà davvero difficile che accada se ti affidi a un professionista che progetta insieme a te il lavoro prima di eseguirlo, in ogni caso puoi stare tranquilla.

Il filler a base di acido ialuronico si può sciogliere completamente senza creare danni e tutto tornerà come prima.

No, attenzione a chi ti dice il contrario.

Prima di procedere con il trattamento, è fondamentale accertare lo stato di salute della paziente. Infatti il trattamento non può essere eseguito in queste circostanze:

  • Ipersensibilità ai componenti
  • Gravidanza e allattamento
  • Infezione erpetica in corso
  • Patologie dermatologiche autoimmuni

No!

Io utilizzo abitualmente una crema anestetica e ghiaccio, grazie ai quali la paziente non sente assolutamente nulla.

L’effetto è immediato. Vedrai subito i risultati che abbiamo pianificato.

Se la zona è leggermente gonfia non preoccuparti, è normale per qualche giorno.

  • evita di svolgere un’attività fisica che aumenti il flusso di sangue alla zona interessata (almeno per le prime 12 ore)
  • non esporti al sole o lampade solari per un paio di giorni almeno
  • non fare sauna e/o bagno turco per almeno 48 ore (minimo).

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